Con il prezioso contributo della Dottoressa Alessia Caselli, Psicologa clinica del ciclo di vita
La stretta interconnessione tra cibo e mente è oramai ampiamente dimostrata : il mantenimento del benessere psicologico, oltre che fisiologico, passa anche da una sana alimentazione, da cibi qualitativamente prescelti in base ai loro principi e valori nutrizionali. Il cervello è la sede della nostre emozioni, delle nostre abilità cognitivo-comportamentali ma allo stesso tempo un organo il cui funzionamento dipende da elementi nutritivi: molti di essi hanno il potere di mediarne il funzionamento, inibendolo o stimolandolo.
In questo delicato periodo storico, dove ci troviamo ad affrontare un’emergenza di sanità pubblica, è avvenuto un cambiamento delle nostre abitudini, anche di quelle alimentari : la noia e i ritmi statici ci portano a consumare quantità di cibo più elevate rispetto al nostro fabbisogno calorico giornaliero. Si cucina maggiormente per sentirci attivi e dinamici, si prediligono ricette elaborate e caloriche. Ed una cattiva dieta può provocare si, alterazioni metaboliche, ma anche spossatezza fisica, diminuzione delle prestazioni cognitive, squilibri neurali e problemi psicologici da non sottovalutare come tensione e labilità emotiva, ansia, umore altalenante, nervosismo, apatia, suscettibilità, disturbi del sonno, conseguenze negative su emozioni ed atteggiamenti e in ultimo sul temperamento della persona.
Il Coronavirus, ahimè, ci ha letteralmente cambiato la vita. Ore e ore da trascorrere dentro casa, portano a mangiare senza freni per sedare noia, preoccupazioni, rabbia, tristezza, mancanze : il nostro cervello guida le scelte alimentari, mangiamo per sedare emozioni. Ma il Ministero della Salute e la SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) non ci lasciano soli e ci forniscono delle indicazioni chiare e molto utili :
“Non esistono diete miracolose contro le infezioni virali. Sicuramente però seguire uno stile di vita alimentare corretto aiuta a facilitare il processo di guarigione e in tempi come questi, di smart working e mobilità ridotta tra le mura di casa, a evitare di mettere su chili di troppo. Suggerimenti utili per una sana alimentazione durante l’isolamento sociale arrivano dalla Società italiana di nutrizione umana”. Eccoli:
- Per evitare un aumento di peso, porta in tavola solo quello che hai deciso di mangiare, serviti una porzione “giusta” di ogni portata e non aggiungere altro, riduci il consumo di bevande zuccherate e di altri prodotti ricchi di zuccheri, evita l’abuso di sale e di condimenti ricchi di grassi.
- Soprattutto consuma almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, fonti di minerali e vitamine (particolarmente vit. C e vit. A) utili a rafforzare le difese immunitarie e la protezione delle vie respiratorie.
- Sforzati di mantenere una regolare sia pur limitata attività motoria, ad es. cyclette, tapis roulant ma anche ginnastica a corpo libero 1 o 2 volte al giorno e cerca se possibile di esporre ogni giorno braccia e gambe al sole per 15-30 minuti per favorire la sintesi endogena di vitamina D.
- Rifletti che la necessità di restare a casa e in famiglia può essere un’opportunità per dedicare maggiore attenzione e un po’ più di tempo alla preparazione di cibi più salutari e più gustosi, nel rispetto delle nostre tradizioni mediterranee: se ne gioveranno la salute ma anche l’umore.
- Non assaggiare durante la preparazione dei piatti e non mangiare mai in piedi e frettolosamente, ma apparecchia ogni volta la tavola: dedica tempo alla convivialità nei pasti perchè momento di aggregazione con la famiglia e di utilità per incoraggiare i ragazzi ad avere ogni giorno un’alimentazione varia, ricca di frutta, verdura e legumi fornendo loro il buon esempio.
- Fai in modo che i bambini ti aiutino nella preparazione del cibo: in questo modo eviterai la noia e i capricci ed è sempre più divertente e più facile mangiare ciò che si è scelto e si è aiutato a preparare.