Affrontiamo l’argomento ragionando su basi biochimiche e vediamo cosa succede nel nostro organismo.
1)Il metabolismo degli amminoacidi, ovvero i mattoncini di cui sono costituiti le proteine, è orientato alla sintesi di proteine endogene e al loro turnover (ricambio).
Se forziamo il dosaggio, rischiamo l’accumulo di ammoniaca (prodotto della degradazione delle proteine) in circolo e un’alterazione della regolazione del ciclo dell’urea. In particolare, esso si ferma quando il 40 % dell’energia viene dalle proteine.
2) Se l’apporto di carboidrati scende sotto i 130 g/die, una quota cospicua di proteine viene degradata per fornire glucosio (che sarebbe disponibile se introducessimo carboidrati a sufficienza)
Non è questo il compito degli amminoacidi, che invece devono essere indirizzati alla riparazione e al ricambio delle proteine tissutali.
3) Quando i carboidrati sono pochi e le proteine tante, aumentano contemporaneamente insulina e glucagone
L’insulina fa diminuire i livelli plasmatici degli amminoacidi e aumenta la sintesi delle proteine, ma il glucagone agisce in opposizione e per evitare l’ipoglicemia utilizza gli amminoacidi per produrre glucosio
Diminuisce la sintesi proteica endogena e aumenta il catabolismo (degradazione)
4) La tiroide provoca un aumento del catabolismo proteico
A breve termine le proteine muscolari diminuiscono mentre aumentano quelle epatiche, ma a lungo termine sia il fegato che i tessuti periferici diminuiscono di dimensioni
5) L’eliminazione urinaria dell’eccesso di azoto (derivante dalle proteine) è accompagnata da un’escrezione di calcio superiore al normale
Aumenta il rischio di nefrolitiasi (calcoli renali) e di osteoporosi
6) Alterazione dei meccanismi di fame e sazietà
I carboidrati riducono la fame in modo rapido e potente: chi ne diminuisce drasticamente l’apporto, si priva di un soppressore naturale dell’appetito.
In conclusione: una dieta povera di carboidrati e ricca di proteine, fa aumentare la degradazione delle proteine endogene, che vengono utilizzate per produrre glucosio. Una dieta , eccetto condizioni patologiche che lo richiedano, deve sempre essere bilanciata nella ripartizione tra i principi nutritivi (carboidrati, proteine, grassi) secondo quanto indicato dai LARN.